IL DISTURBO ALIMENTARE
I disturbi della nutrizione e della alimentazione, rappresentano una delle più frequenti cause di disabilità giovanile e a essi si associa un rischio elevato di mortalità.
“Non ho nessun problema …sto benissimo! ”Ho i fianchi troppo larghi, la pancia troppo grossa.”.

I disturbi del comportamento alimentare , sono caratterizzati da un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile. I comportamenti tipici di un disturbo dell’alimentazione sono: la diminuzione del cibo mangiato, il digiuno, le abbuffate, il vomito per controllare il peso, l’uso di anoressizzanti, lassativi o diuretici allo scopo di controllare il peso e un’intensa attività fisica.
Tra i disturbi del comportamento alimentare troviamo:
- La Pica comporta il desiderio di ingerire materiale normalmente non considerato come cibo, ad esempio, l’amido, l’argilla, la cenere, i pastelli, il cotone, l’erba, i mozziconi di sigaretta, il sapone, il legno, la carta, o il gesso. L’importanza di questa condizione, la cui causa è sconosciuta, deriva dalla tossicità del materiale ingerito, ad esempio, la vernice che contiene il piombo, o dall’ ingestione di materiali al posto di nutrienti essenziali. Alla base della pica vi è quasi sempre un’anemia da carenza di ferro, e il disturbo regredisce con la correzione della carenza.
- Disturbo da ruminazione caratterizzato da ripetuto rigurgito di cibo (successivamente rimasticato, ringoiato o sputato).
- Disturbo evitante/ restrittivo , comporta un’apparente mancanza di interesse per il mangiare o per il cibo, evitamento basato sulle caratteristiche sensoriali del cibo o alla preoccupazione relativa alle conseguenze negative del mangiare; che si manifesta attraverso la persistente incapacità di soddisfare le appropriate necessità nutrizionali e/o energetiche ( perdita di peso, necessità di supplementi nutrizionali…).
- Ano ressia nervosa comporta, una restrizione nell’ assunzione di calorie e un forte timore di aumentare di peso. Il sintomo sembra fare il suo esordio come conseguenza di un giudizio negativo da parte di persone significative, il soggetto sente quindi la necessità di allontanarsi da esse, attraverso un forte ritorno alla corporeità (sensazione di fame, esercizio fisico). Il controllo sul cibo, rimanda un grande senso di potere e forza di volontà, questo elimina la necessità di conferme altrui.
- Bulimia nervosa caratterizzata dalla tendenza a esercitare, in maniera disregolata, un eccessivo controllo sul proprio peso. Qui il soggetto ritorna al corpo per mezzo di abbuffate e condotte di eliminazione (vomito autoindotto, utilizzo di lassativi o diuretici). Il disturbo sembra fare il suo esordio come conseguenza di un rifiuto , infatti il soggetto tende ad avere bisogno di ricevere continue conferme .
- Binge eating disorder (disturbo di alimentazione incontrollata) , si tratta di una condizione di grave sovrappeso o obesità , in cui il soggetto dopo aver assunto un grande quantitativo di cibo (abbuffata), non ricorre a condotte di eliminazione. Il soggetto ritorna al proprio corpo mantenendo una sensazione prolungata di sazietà.
L'obiettivo della terapia
in caso di disturbi alimentari sarà utile al fine di aiutare il soggetto a ristabilire il proprio senso di stabilità personale, ridefinendo l’alterato rapporto che ha con il proprio corpo.

